BREVE STORIA DEL JUDO

Questa disciplina, di origine orientale, è l'elaborazione effettuata da un eminente professore giapponese di arti marziali, che ne codificò i principi e le tecniche: attraverso l'impiego dell'energia fisico-mentale e l'utilizzo della forza dell'avversario, permette di atterrare anche un individuo forte e robusto. Con l'allenamento si riesce ad ottenere la consapevolezza del proprio corpo e della propria forza, si imparono tecniche di difesa personale e di controllo, si migliora la propria efficienza fisica; tutto questo nelle regole del judo, disciplina che si fonda sul rispetto di sé stessi e degli altri, sulla generosità e sulla benevolenza. Doti queste che nessuno può pretendere di infondere con regole e precetti ma semplicemente si vivono - una grande spinta evolutiva per qualsiasi bambino o adulto.



Jigoro KANO (1860-1938) (Shi-Han)
Il creatore del Judo nacque nel 1860 a Mikage, piccolo villaggio marino nei pressi di Kobe. Laureatosi in Scienze Politiche ed Economiche nel 1881, tentò la vita politica che abbandonò presto per intraprendere gli studi di Estetica e Morale. Nella sua lunga vita ricoprì importanti cariche governative e rappresentò più volte il suo Paese al Consiglio Internazionale Olimpico. All'età di 16 anni cominciò a praticare vari sport e studiò in modo speciale i vari metodi di Ju-Jutsu alla scuola di valenti Maestri dell'epoca. A 22 anni, nel 1882, aprì il suo primo Dojo adattandolo nel piccolo tempio di Eisho, nel quartiere di Shitaga a Tokyo. Da quella modesta sede doveva nascere, crescere e divulgarsi il più grande dei movimenti sportivi del mondo, VIA di benessere non solo fisico ma anche, e forse soprattutto morale. Jigoro Kano moriva sul piroscafo Hikawa Maru il 5 maggio 1938, mentre rimpatriava, reduce da un faticoso viaggio, quale inviato del Giappone al 12° Convegno Generale del Comitato Olimpico Internazionale, convegno preparatorio per le Olimpiadi in allestimento a Tokyo. Moriva un Uomo, rimaneva sul mondo la Sua Luce.